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melatonina es aplicada al acufenia por su acción sobre el mcrocircolazione te alego el artículo en italiano y traducido en spanolo con el traductor mecánico.
Gli effetti della
melatonina sull'acufene e sul sonno
Lo scopo dello studio è stato di determinare se l’uso della
melatonina si associ ad una riduzione della sensazione dell’acufene e se tale risultato sia correlato al miglioramento del sonno. Sono stati arruolati nello studio 18 pazienti che soffrivano da almeno 6 mesi di acufene idiopatico non pulsante, unilaterale o bilaterale. Sono stati esclusi dallo studio acufeni correlati a chirurgia di impianto cocleare, a lesioni retrococleari oppure ad altre lesioni anatomiche o acquisite dell’osso temporale.
Sono stati esclusi infine pazienti con evidenti disturbi psichiatrici. Ogni paziente è stato sottoposto al questionario di Newman (THI) che studia l’impatto dell’acufene sulla qualità della vita e al questionario PSQI (Pittsburg Sleep Quality Index) che classifica 7 gradi di qualità del sonno.
Il protocollo farmacologico è consistito nella somministrazione di una compressa da 3 mg di
melatonina, presa tutte le sere prima di coricarsi, per 4 settimane. I pazienti hanno risposto ai due questionari al tempo 0 (prima della terapia) e poi a 2, 4, 6 e 8 settimane dall’inizio della terapia.
Lo studio comparativo dei questionari ha dimostrato un miglioramento della tollerabilità dell’acufene e della qualità del sonno in tutti i pazienti in maniera statisticamente significativa. Gli stessi Autori ritengono che la migliore tollerabilità dell’acufene sia in realtà dovuta al miglioramento della qualità del sonno. I risultati hanno evidenziato che peggiore era la qualità del sonno prima della terapia e maggiore è stato il miglioramento dello score del questionario PSQI, mentre non si è trovata una corrispondente associazione con il THI. Questo suggerisce che i pazienti con un sonno più disturbato hanno riferito un grande miglioramento del loro sonno dopo
melatonina, mentre non c’è stata relazione tra il miglioramento della tollerabilità dell’acufene e la severità del sintomo prima della terapia. Gli Autori hanno osservato inoltre un miglioramento degli scores dei questionari anche dopo 4 settimane dalla sospensione della terapia.
Commento
Lo studio è stato condotto utilizzando dei criteri di selezione dei candidati molto rigidi per escludere variabili patogenetiche e rendere il più possibile uniforme il campione sperimentale. Sono stati utilizzati questionari di valutazione molto diffusi e largamente accettati dalla comunità scientifica.
Tuttavia lo studio mostra alcune rilevanti debolezze metodologiche, alcune delle quali evidenziate anche dagli Autori nella discussione:
1) il numero dei pazienti arruolati è esiguo;
2) non è stato previsto alcun gruppo-placebo;
3) non è stato spiegato il motivo di scelta del dosaggio utilizzato (3mg) e non sono stati previsti differenti dosaggi;
4) la finestra temporale di analisi dei risultati (4 settimane) è troppo breve per uno studio nel quale si considera un sintomo cronico e nel quale l’azione terapeutica è solo soggettiva;
5) da un punto strettamente clinico i risultati ottenuti dimostrano una positiva azione della
melatonina nei soggetti con acufeni e con gravi disturbi del sonno, ma non una eguale validità nei paziento con lievi disturbi del sonno ma con acufeni di grado grave.
Conclusione: lo studio conferma la bontà dell’uso della
melatonina nei soggetti con acufeni e che riferiscono importanti alterazioni della qualità del loro sonno.
TRADUZIONE:
Los efectos de la
melatonina sobre el acufene y sobre el sueño
El objetivo del estudio ha sido de determinar si el empleo de la
melatonina se asocia a una reducción de la sensación del acufene y si tal resultado sea correlacionado a la mejoría del sueño. Han sido reclutados en el estudio a 18 pacientes que sufrieron de al menos 6 meses de acufene idiopatico no pulsante, unilateral o bilateral. Han sido excluidos por el estudio acufeni correlatos a cirugía de instalación cocleare, a lesiones retrococleari o bien a otras lesiones anatómicas o adquiridas del hueso temporal.
Han sido excluidos por fin pacientes con evidentes molestias psiquiátricas. Cada paciente ha sido sometido al formulario de Newman (THI) que estudia el impacto del acufene sobre la calidad de la vida y al formulario PSQI, Pittsburg Sleep Quality Index, que clasificación 7 grados de calidad del sueño.
El protocolo farmacológico ha consistido en el suministro de un comprimido de 3 mg de
melatonina, tomada todas las tardes antes de dormirse, por 4 semanas. Los pacientes han contestado a los dos formularios al tiempo 0, antes de la terapia, y luego a 2, 4, 6 y 8 semanas del principio de la terapia.
El estudio comparativo de los formularios ha demostrado una mejoría de la tolerabilidad del acufene y la calidad del sueño en todos los pacientes de manera estadísticamente significativa. Los mismos Autores creen que la mejor tolerabilidad del acufene es en realidad debida a la mejoría de la calidad del sueño. Los resultados han evidenciado que peor fue la calidad del sueño antes de la terapia y mayor ha sido la mejoría del score del formulario PSQI, mientras que no se ha encontrado una correspondiente asociación con el THI. Éste sugiere que los pacientes con un sueño más inestable han referido una gran mejoría de su sueño después de
melatonina, mientras que no ha habido relación entre la mejoría de la tolerabilidad del acufene y la severidad del síntoma antes de la terapia. Los Autores además han observado también una mejoría de los scores de los formularios después de 4 semanas de la suspensión de la terapia.
Comentario
El estudio ha sido conducido utilizando criterios de selección de los candidatos muy rígidos para excluir variables patogenetiche y devolver el más posible uniforme el campeón experimental. Formularios de valoración muy difusa han sido utilizados y abundantemente aceptados por la comunidad científica.
Sin embargo el estudio enseña algunas relevantes debilidades metodológicas, algunos de los que también evidenciáis de los Autores en la discusión: 1, el número de los pacientes reclutados es exiguo;2, no ha sido previsto ningún grupo-placebo;3, no ha sido explicado el motivo de elección de la dosificación utilizada (3mg) y no han sido previstos diferentes dosificaciones;4, la ventana temporal de análisis de los resultados, 4 semanas, es demasiado breve por un estudio en el que se considera un síntoma crónico y en el que la acción terapéutica está solo subjetiva; 5, de un punto estrechamente clínico los resultados conseguidos demuestran una positiva acción de la
melatonina en los sujetos con acufeni y con graves molestias del sueño pero no una igual validez en los paziento con leves molestias del sueño pero con acufeni de grado grave.
Respuesta por: Melatonina.it